Ripatransone… il “Belvedere del Piceno”
Ripatransone sorge in posizione panoramica, su di un alto colle tra le valli del torrente Menocchia e del fiume Tesino, che offre un’incantevole vista su gran parte delle più elevate cime dell’Appennino centrale e sulla costa adriatica dal Conero al Gargano, tanto da meritarsi l’appellativo di “Belvedere del Piceno”.
Importante centro della civiltà Picena, oltre che città vescovile, vanta edifici di epoca medioevale, rinascimentale e barocca, palazzi nobiliari settecenteschi e ottocenteschi. Caratteristici anche i numerosi vicoli, tra cui la “Corte delle Fonti”, il vicolo più stretto d’Italia con i suoi 43 cm di larghezza.
Fulcro del borgo antico, racchiuso all’interno della poderosa cinta muraria, è corso Vittorio Emanuele II, attorno al quale si sviluppano le piazze con monumenti di grande rilievo storico ed architettonico: la Cattedrale che custodisce statue e tele seicentesche ed il Santuario della Madonna di San Giovanni, patrona della città; il trecentesco Palazzo del Podestà, uno dei palazzi pubblici marchigiani meglio conservati, al cui interno è stato costruito il Teatro Mercantini in memoria del poeta autore dell’Inno a Garibaldi, vero e proprio gioiello dell’architettura neoclassica.
Il patrimonio artistico-culturale di Ripatransone è ben conservato nel Polo museale che ospita l’Archivio storico, il Museo Civico Archeologico con oltre 3.000 reperti, la Pinacoteca con l’esposizione di opere del Crivelli, Pagani e Fazzini, la Gipsoteca Uno Gera che raccoglie 100 riproduzioni in gesso di statue e bassorilievi dell’omonimo scultore, il Museo del Risorgimento ed il Museo etnografico con curiosità tratte da varie parti del mondo.
Fra le specialità della genuina cucina ripana si possono assaggiare i lumaconi (in dialetto “lu cuccëlú”) ed il ciavarro (in dialetto “lu ciavarre”), tipico minestrone a base di legumi e cereali con salsa piccante, piatti accompagnati da eccellenti vini DOC prodotti in loco dalle più rinomate aziende vinicole del Piceno.
Ripatransone è inoltre uno dei borghi più attivi del Piceno sotto il profilo degli eventi culturali: tra tutti, l’antica tradizione del Cavallo di Fuoco, in programma la domenica dopo la Pasqua. Manifestazione dal carattere folcloristico e pirotecnico, il Cavallo da Fuoco è uno spettacolo adatto a chi ama ammirare i fuochi d’artificio e vivere un’esperienza diversa dalle tradizionali feste di paese.
Alessia Crescenzi