Sentina... Riserva Naturale Regionale

Sentina… Riserva Naturale Regionale

La “Riserva Naturale Regionale Sentina”, situata alla foce del fiume Tronto, nel territorio di San Benedetto del Tronto, è stata riconosciuta come area naturale protetta della Regione Marche. Zona di grande valore storico-naturale, la Sentina è un paesaggio di acqua e sabbia che forma un sistema omogeneo di aree terrestri, lacuali e fluviali.

Soggetta a erosione marina, questa zona è suddivisa in 3 differenti ambiti territoriali, distinti da caratteristiche diverse l’uno dall’altro:

• La prima area, denominata “Zona a Riserva Integrale”, ospita gli ambienti più rari e meritevoli di conservazione, rappresentati da praterie salate, laghetti salmastri e dall’area floristica “84 laghetti”, unica zona palustre litoranea ancora presente nelle Marche.

• La “Zona di Protezione” rappresenta invece una fascia tampone che ha la funzione di attenuare o annullare i possibili impatti su habitat o specie animali e vegetali presenti.

• La “Zona di Promozione Economica e Sociale” comprende infine la restante parte del territorio della Riserva, ove prevalgono le attività antropiche.

Nonostante sia di dimensioni ridotte, la Riserva Naturale Regionale Sentina ospita oltre 400 specie vegetali, rappresentando un’area di eccezionale rilevanza floristica, più di 180 specie di uccelli che la scelgono come punto di sosta per le loro migrazioni tra il Gargano e la Romagna, e altrettante specie di anfibi, rettili e pesci.

Completano la Riserva alcuni reperti di grande valenza storica: è infatti testimoniata la presenza di alcune strutture di epoca romana riconducibili all’antica città di Truentum e la “Torre sul Porto”, costruzione risalente alla metà del ‘500 e utilizzata per l’avvistamento dei pirati.

Per coloro che vogliono visitare la Riserva e godere di questo paesaggio naturale incontaminato ed unico nel suo genere, l’area è dotata anche di una rete di percorsi ciclabili e pedonali. La Riserva Naturale Regionale Sentina, oltre a rappresentare un tesoro ambientale inestimabile, consente la differenziazione dell’offerta turistica, integrando l’ormai nota proposta balneare.

Alessia Crescenzi 

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